Letra de Il paese dei balocchi de Banda Bassotti
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Letra de IL PAESE DEI BALOCCHI de BANDA BASSOTTI.
( Banda Bassotti )
Non l´avevo capita
che l´era dei diritti era scaduta
che muorire di fame
è il nuovo programma contro la poverta´
Che un´idea puo´ emigrare
e un´altra idea chiude le frontiere
non avere futuro e´ un brivido
che dovreste provare anche voi
Quanta democrazia
urlavano quelle quelle sirene
quanta ipocrisia gettata negli occhi
di voi gente per bene
Sempre la stessa canzone
e´ un divieto di accesso la nuova realta´
e´ un parco giochi privato
la zona rossa degli otto grandi
Di nuovo con le spalle al muro
e´ la sola vera novita´
la vita e´ una passegiata
sulla testa de chi non ce vole sta
Non ci fate paura torturatori e picchiatori in divisa
quando avrete finito
la rabbia che in noi
e´ quello che ci restera´
Ma quanti sogni agitati
spiacenti per voi l´incubo si ripetera´
non avrete futuro la vita e´ una guerra per la liberta´
Cresce la rabbi e l´attesa
per il secondo tempo dell´umanita´
sara´ una bella sopresa
trovarsi un bel giorno senza la poverta´
non ci regalera´ niente nessuno
prendiamocelo il diritto di vivere
bastera´ crederci ancora
nessun santo avremo in paradiso
Se ancora non si e´ capito
il sangue non si ferma a Genova
qui nel paese dei balocchi
guarda pure ma non prova´ a tocca´
E allora canteremo forte
contro chi propio non ce la fa
e dalle selve dei quartieri
a testa alta si uscuira´
che l´era dei diritti era scaduta
che muorire di fame
è il nuovo programma contro la poverta´
Che un´idea puo´ emigrare
e un´altra idea chiude le frontiere
non avere futuro e´ un brivido
che dovreste provare anche voi
Quanta democrazia
urlavano quelle quelle sirene
quanta ipocrisia gettata negli occhi
di voi gente per bene
Sempre la stessa canzone
e´ un divieto di accesso la nuova realta´
e´ un parco giochi privato
la zona rossa degli otto grandi
Di nuovo con le spalle al muro
e´ la sola vera novita´
la vita e´ una passegiata
sulla testa de chi non ce vole sta
Non ci fate paura torturatori e picchiatori in divisa
quando avrete finito
la rabbia che in noi
e´ quello che ci restera´
Ma quanti sogni agitati
spiacenti per voi l´incubo si ripetera´
non avrete futuro la vita e´ una guerra per la liberta´
Cresce la rabbi e l´attesa
per il secondo tempo dell´umanita´
sara´ una bella sopresa
trovarsi un bel giorno senza la poverta´
non ci regalera´ niente nessuno
prendiamocelo il diritto di vivere
bastera´ crederci ancora
nessun santo avremo in paradiso
Se ancora non si e´ capito
il sangue non si ferma a Genova
qui nel paese dei balocchi
guarda pure ma non prova´ a tocca´
E allora canteremo forte
contro chi propio non ce la fa
e dalle selve dei quartieri
a testa alta si uscuira´
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