Letra de Azzurro de Fiorello
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Letra de AZZURRO de FIORELLO.
( Fiorello )
Cerco l´estate tutto l´anno e all´improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge e sono solo quaggiù in cittí
sento volare sopra i tetti un aeroplano che se ne ví.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
Cerco un po´ d´Africa in giardino, tra
l´oleandro e il baobab
come facevo da bambino, ma qui c´è gente, non si può più
stanno innaffiando le tue rose, non c´è il leone, chissí dov´è.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
Sembra quand´ero all´oratorio, con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar,
ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
Lei è partita per le spiagge e sono solo quaggiù in cittí
sento volare sopra i tetti un aeroplano che se ne ví.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
Cerco un po´ d´Africa in giardino, tra
l´oleandro e il baobab
come facevo da bambino, ma qui c´è gente, non si può più
stanno innaffiando le tue rose, non c´è il leone, chissí dov´è.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
Sembra quand´ero all´oratorio, con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo in un cortile, a passeggiar,
ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Ma il treno dei desideri nei miei pensieri all´incontrario ví.
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